☸️ 集諦 – La Verità dell’Origine della Sofferenza
Nel cammino delle 四聖諦 (Shishōtai – Quattro Nobili Verità), il Buddha ci guida a osservare non solo la presenza della sofferenza (苦諦 – Kutai), ma anche le sue origini profonde.
Come un medico che cerca non solo di alleviare i sintomi ma di risalire alla causa della malattia, il Buddha, nel 転法輪経 (Tenbōrin Kyō – Dhammacakkappavattana Sutta), insegna:
“È questa sete (渇愛 – Kasshoku), che conduce da rinascita a rinascita, accompagnata da piacere e passione, che trova piacere ora qui ora là: sete di piaceri sensoriali, sete di esistenza, sete di non-esistenza.”
🔎 Le radici della sofferenza secondo il Sōtō Zen
- 🔥 欲望 (Yokubō – Brama) – Il desiderio che ci trascina lontano dall’armonia con il qui ed ora.
- 🪵 執着 (Shūjaku – Attaccamento) – Il trattenere e l’aggrapparsi alle cose transitorie, dimenticando 無常 (Mujō – Impermanenza).
- 🌫️ 無明 (Mumyō – Ignoranza) – L’oscurità della mente che non vede la realtà di 空 (Kū – Vacuità) e dell’interdipendenza di tutti i fenomeni.
Nel Sōtō Zen, anziché combattere direttamente queste radici, impariamo a vederle con chiarezza attraverso la pratica silenziosa di 只管打坐 (Shikantaza – solo sedersi). Quando osserviamo senza giudizio il sorgere della brama, dell’attaccamento e dell’ignoranza, la loro forza diminuisce naturalmente.
正法眼蔵 (Shōbōgenzō) di Dōgen Zenji ci ricorda:
“Vedere l’impermanenza è vedere il Dharma. Non vedere l’impermanenza è vivere nell’illusione.”
